
Il Dottor Marcellino con le sue provate tecniche chirurgiche può intervenire quando il paziente vuole ingrandire il pene per puri motivi personali ed estetici ma specialmente quando l’uomo ha un vero e proprio problema di dimensioni, tale da influenzare seriamente in modo negativo la sua vita, in questo caso la penoplastica non è solo per motivi estetici ma anche per riportare un organo alle sue dimensioni e forme normali, non essendosi sviluppato propriamente durante la pubertà.
Attraverso le sue attività a Londra ed in Italia, il Dr. Marcellino ha operato più di mille casi di penoplastica utilizzando le sue tecniche ben standardizzate ed a basso rischio di complicazioni specialmente per quanto riguarda l’allargamento.
L'allungamento del pene
Questa tecnica chirurgica abilita il pene a divenire più visibile: il taglio di questo legamento libera di solito circa 1 o 2 centimetri del ‘pene interno’
È per questo che alcuni uomini, prima dell’operazione, hanno solo metà del pene visibile, mentre il resto è nascosto nel corpo. La tensione del legamento sospensorio è genetica, ma ormai non ha alcuna funzione nel corpo umano: il supporto e il posizionamento del pene sono dati soltanto dalla pressione idraulica del sangue.
In ogni caso non è possibile prevedere quale sarà l’estensione esatta del pene: ciò dipende in parte anche dalla sua naturale costituzione anatomica. C’è comunque da sapere che la procedura di allungamento del pene è permanente. La penoplastica estensiva allunga il pene a riposo, non in erezione; il miglioramento che si otterrà sarà dunque estetico piuttosto che funzionale.
L’intervento di penoplastica estensiva non lascia segni evidenti, a parte una piccola cicatrice a forma di ‘Y’ rovesciata nella zona pubica. I peli pubici sono normalmente sufficienti a rendere invisibile questo piccolo segno (il paziente prima dell’operazione sarà comunque invitato a radere la zona pubica).
Un 15% dei pazienti che si sottopongono ad un intervento di penoplastica estensiva possono sperimentare un angolo di erezione leggermente più basso.
La tecnica è estremamente sicura; le possibili e rare complicanze sono, ad ogni modo, facilmente risolvibili.
L'ingrandimento del pene
Il grasso raccolto solitamente dalla parte bassa dell’addome (pube) viene poi plasmato nell’asta del pene. Con la liposuzione addominale si ottiene inoltre un risultato molto più visibile, considerando che molti uomini accumulano grasso proprio in questa regione del corpo. I risultati di questa operazione sono immediati e, in molti casi, stupefacenti.
L’operazione prevede l’applicazione di un piccolo punto di sutura per chiudere l’incisione. Nel periodo post-operatorio verrà applicato un bendaggio di supporto, che dovrà essere mantenuto per circa una settimana.
Normalmente circa il 30% del grasso iniettato nel pene viene riassorbito dal corpo dopo alcuni mesi. Il grasso che rimane è invece permanente. Per poter ottenere e mantenere dei risultati soddisfacenti potrebbero essere necessari circa 3-4 interventi. Il numero di innesti che può essere effettuato è comunque limitato al fine di garantire il corretto afflusso di sangue.
In alcuni casi (circa il 10%) il pene può apparire asimmetrico per via posizione del grasso. In altri dei grumi possono formarsi come reazione alle parti grasse innestate. Queste lievi imperfezioni sono facilmente risolvibili con massaggio o con delle iniezioni di cortisone.
Raramente per questo genere di inconvenienti si ricorre ad un intervento di chirurgia correttiva. Alcuni pazienti possono avvertire un gonfiore nella punta del pene, dolore o disagio per le prime 12-24 ore.
La liposuzione del pube
Tuttavia, in molte situazioni, questi sforzi possono risultare insufficienti e lasciano come unica alternativa la liposuzione. Il dott. Marcellino, grazie alla sua lunga esperienza nell’ambito della chirurgia estetica, ha una grande competenza in questa tecnica e offre una soluzione definitiva e all’avanguardia, basata sull’utilizzo di apparecchiature per liposuzione con ultrasuoni chiamata Vaser.
La liposuzione del pube consiste in primo luogo nel praticare una piccola incisione sull’area che poi viene preparata tramite un’iniezione di fluido.
A questo punto viene utilizzata una sonda ad ultrasuoni che scioglierà il grasso che verrà successivamente aspirato. Gli altri tessuti, come vasi sanguigni, nervi e fibre di collagene rimangono completamente integri.
Questo tipo di liposuzione del pube consente un accorciamento dei tempi di recupero e migliori contrazioni rispetto alle pratiche standard. La liposuzione del pube può essere effettuata sia in anestesia locale che totale e può durare dalle 3 alle 4 ore. La dimissione, nella maggior parte dei casi, avviene il giorno stesso dell’intervento.
I risultati saranno visibili dopo 2 settimane circa, durante le quali si possono avvertire dei lievi disagi dovuti al leggero gonfiore. Dopo l’intervento di liposuzione del pube, la porzione del pene prima nascosta diviene visibile. Dopo 2 mesi dall’intervento si potrà decidere se incrementare i risultati dell’operazione con un intervento di ingrandimento del pene.
Il lifting del pube
Tutta la pelle del pube viene alzata, la pelle dell’addome viene rimossa e rimodellata, rendendo nuovamente visibili i genitali, lasciando un addome piatto e un pene visibilmente più lungo.
La combinazione delle due operazioni, sollevamento del pube e rilascio del legamento sospensorio, può durare tra le 2 e le 3 ore. Possono essere effettuate sia in anestesia locale che totale. In questo secondo caso è previsto un giorno di degenza. Il recupero totale avviene entro i 10-12 giorni. In alcuni casi il dott. Marcellino può suggerire di ricorrere anche ad una liposelezione per modellare con maggior raffinatezza l’area.
La circoncisione
In alcuni casi viene effettuata in concomitanza di un’operazione di ingrandimento del pene, quando il prepuzio è troppo lungo o troppo largo.
Il dott. Marcellino può consigliare ad alcuni pazienti la circoncisione per raggiungere migliori risultati estetici e funzionali ed evitare problemi futuri. La circoncisione è un intervento che può durare circa 30 minuti. La procedura standard eseguita dal dott. Marcellino per la circoncisione prevede l’applicazione di alcuni punti di sutura che saranno rimossi dopo circa 12 giorni.
Nelle settimane successive all’operazione sono comuni, ma assolutamente normali, gonfiori, piccole ferite ed una maggiore sensibilità del pene.
Gli impianti testicolari
Procedere con un impianto testicolare di solito è possibile, ma nel caso di un tumore pregresso, il dott. Marcellino è solito verificare insieme all’urologo ed al paziente stesso che non vi siano tessuti sospetti prima di procedere.
L’operazione di impianto testicolare è in sé abbastanza semplice: viene praticata un’incisione nel centro dello scroto, creando una ‘tasca’ dove verrà inserito un impianto chirurgico di silicone, con forma e consistenza molto simile a quella di un vero testicolo.
Per la semplicità dell’operazione l’impianto testicolare può essere praticato anche in anestesia locale, considerando che la durata media della procedura è di circa 45 minuti.
Dopo l’operazione si possono sperimentare un po’ di gonfiore e disagio per circa 10 giorni.